“La Sibilla e l’Oracolo” è un’altra tappa che conduce Antonio Bilo Canella e gli artisti che con lui collaborano in questo progetto (Maria Borgese, Alessia D’Errigo, Claudio Marrucci e Theo Allegretti) a proseguire il lavoro sulla “rivitalizzazione” dei monumenti nazionali, questa volta a contatto con il famoso sito archeologico delle Tredici Are e dell’Heroon di Enea, considerato come “Indiges”, padre fondatore della civiltà Romana.
Inoltre il progetto si propone ambiziosamente di recuperare il senso di “sacralità” nell’arte, in particolare nell’arte contemporanea: infatti, con la “Performazione”, tecnica artistica che evolve e supera il teatro tradizionale creata dallo stesso Antonio Bilo Canella, i performers accompagneranno il pubblico ad immergersi negli stessi processi che anticamente governavano la consultazione dell’Oracolo della Sibilla cumana, così come descritti dallo stesso Virgilio nel III° libro dell’Eneide
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